O Daliso, da quel di' che partisti, cantata per soprano e basso continuo (Staats- und Universitätsbibliothek "Carl von Ossietzky", Hamburg)

Luigi Cataldi, O Daliso, da quel dì€ che partisti. Una cantata romana di Domenico Zipoli (pdf, 2000)

1. Recitativo

O Daliso, da quel di' che partisti,
la tua fedele abbandonata Irene,
tra crude e acerbe pene,
sospira i vaghi rai del tuo bel viso,
così sfogando i fieri suoi tormenti,
al fonte, al bosco, al prato, all'aura, ai venti!

2. Aria

Per pietade aure serene,
ad Irene
insegnate a sospirar.

Deh mostrate o fonti, o fiumi,
a' miei lumi
nuova idea di lacrimar.

3. Recitativo

Aure, fonti, sì, sì, voi sol potete
narrare all'idol mio
i miei crudi martiri,
or che lungi da me rivolge il piede;
e se il crudel non crede,
perché torni a colei donde partì,
dite, dite così:

4. Aria

Senti, o caro,
quell'auretta
vezzosetta:
sai cos'è?
È un sospiro del tuo bene!

Vedi, o caro,
quel ruscello
vago e bello:
sai cos'è?
Son le lagrime d'Irene!